Museo di Orsanmichele. Il nome di Orsanmichele viene dal passato, da quando fu costruito (intorno al 750) come oratorio di San Michele ed era circondato dall'orto del monastero benedettino. L'attuale palazzo fu ricostruito nel 1336 come mercato e loggia per il grano; nel 1380 il primo piano fu trasformato in chiesa. Nel 1339 fu deciso che ciscauno delle arti maggiori provvedesse alla realizzazione della statua del proprio patrono per decorare l'esterno. Fortunamente l'edificio non completato fino al Rinascimento, cosicchè le opere vennero commissionate ad illustri artisti come Verrocchio, Ghiberti, Donatello e Luca della Robbia. Oggi la maggior parte delle nicchie sono vuote o custodiscono copie delle statue originali. All'interno del Museo di Orsanmichele si possono ammirare molte di queste statue. L'interno di Orsanmichele è buio. Sui muri ci sono tracce si antichi affreschi: questi, come le statue all'esterno, rappresentano i santi protettori delle arti. la principale attrazione è però il tabernacolo dell'Orcagna (1348-58), che incornicia una bellissima Madooma con bambino (1347) di Bernardo Daddi. Per apprezzare fino in fondo la particolare architettura di Orsanmichele merita visitare il museo: qui si possono ammirare le spettacolari volte e il lavoro in muratura che rende particolare quest'edificio.